opere premiate 2023

CORTOMONTAGNA 2023 – MOTIVAZIONI PREMI E MENZIONI SPECIALI

 

Pionieri di Alessandro Beltrame (Italia, 2023) – VINCITORE
Il cortometraggio documenta l’originale e straordinaria impresa alpinistica di Peter Moser: la scalata, completata in un solo giorno in solitaria, di sei delle principali cime delle Pale di San Martino seguendo le vie aperte dai primi alpinisti del 1800.
Non una sfida personale orientata al raggiungimento della vetta bensì un’esperienza di unione dell’anima del protagonista con la riscoperta autentica dell’ambiente alpino realizzata attraverso l’attenzione particolare dello scalatore orientata alla scelta qualitativa del percorso da seguire.
Inquadrature larghe, realizzate anche attraverso un utilizzo attento e contenuto di riprese aeree, fanno da cornice alla narrazione del protagonista che viene arricchita da preziose testimonianze ed esaltano il concetto di libertà condiviso tra l’alpinista e l’essenza della montagna.

Pionieri by Alessandro Beltrame (Italy, 2023) – WINNER

The short film recounts Peter Moser’s unique and extraordinary mountaineering feat: the ascent, carried out in a single day on his own, of six of the main peaks of the Pale di San Martino, following the routes set out by the first mountaineers in the 1800s. This is not about the mere personal challenge of reaching the summit, but rather an experience aimed at uniting the protagonist’s soul with an authentic rediscovery of the alpine environment, achieved through the climber’s careful, qualitative choice of the routes to follow. The wide shots, also achieved through a careful and moderate use of aerial footage, provide a frame for the protagonist’s narration, which is enriched by precious testimonies. Moreover, they enhance the idea of freedom shared between the mountaineer and the mountain.



Náttúrubönd di Sven Peetoom, Gríma Irmudóttir e Jonathan Damborg (Islanda 2023) – VINCITORE

Il rapporto uomo-natura è sempre stato ricco di contraddizioni: simbiosi, scontro, amore e indifferenza convivono allo stesso tempo, e in ognuno di noi può prevalere l’uno sull’altro. Náttúrubönd è una fusione tra immagini e parole. Campi larghi e stretti con movimenti di camera lenti, sovrapposti alle poche parole dei personaggi, trasmettono allo stesso tempo un senso di tranquillità e malinconia, mostrandoci un’Islanda, la terra del ghiaccio e del fuoco, in cui la natura si esprime in tutta la sua magnificenza e potenza, che inevitabilmente sta cambiando.

Náttúrubönd by Sven Peetoom, Gríma Irmudóttir & Jonathan Damborg (Iceland 2023) – WINNER
The relationship between humans and nature has always been one marked by contradictions: symbiosis, conflict, love, indifference, all simultaneously coexist, and within each of us one may prevail over the others. Náttúrubönd fuses images and words. Wide shots as well as close-ups, slow camera movements, overlaid with the few words spoken by the characters: this conveys a sense of peace and, at the same time, of melancholy, showing the viewer a version of Iceland, the land of ice and fire, where nature expresses itself in all its magnificence and power, a nature which is inevitably changing.



Aiuguille du Midi Operation: Eletric Avenue di Georgy Kerezov e Stoil Dimitrov (Bulgaria, 2023) – VINCITORE

Una scalata ad oltre 4000 metri e l’apertura di una nuova via 7B sono la trama ideale per un documentario sportivo ad alto contenuto adrenalinico. Aiguille du Midi Operation: Electric Avenue è questo ma, a differenza di molti altri titoli simili, non si prende mai sul serio. La voce fuori campo scherza coi personaggi, le azioni e quasi abbatte la quarta parete cercando di coinvolgere lo spettatore. Lo fa in modo leggero, a volte anche troppo, mascherando la prodezza alpinistica (soprattutto per i non “addetti ai lavori”), ma esprimendo lo stesso quello che dovrebbe essere la scalata: ricerca del limite ma allo stesso tempo rispetto e libertà… ovvero vivere la montagna.

Aiuguille du Midi Operation: Eletric Avenue by Georgy Kerezov & Stoil Dimitrov (Bulgaria, 2023) – WINNER
A climb at over 4,000 metres and the successful setting of a new 7B route is the ideal story for a high-adrenaline sports documentary. Aiguille du Midi Operation: Electric Avenue is exactly that but, unlike other similar offerings, it never takes itself too seriously. The voiceover teases the protagonists, their actions, and almost breaks the fourth wall in trying to get the viewer involved. It does so in a light-hearted way, so much so that it disguises the difficulty of the mountaineering feat (especially for the inexperienced audience), yet manages to express what climbing should be all about: to push one’s limits, but also respect and freedom… that is, to live the mountain.



Blindfolded di Caterina Cozzio (Italia, 2023) – MENZIONE SPECIALE
L’audiovisivo evidenza una prospettiva particolare del concetto dello scalare una montagna caratterizzata dal piano orizzontale invece che da quello classico verticale.
Il ragazzo protagonista ritrova il proprio essere, l’equilibrio fisico e mentale, mediante una sfida personale che consiste nell’attraversare bendato su una stretta cinghia sospesa nel vuoto due vette delle dolomiti del Brenta, distanti 430 metri l’una dall’altra.
Il plot, coerente con il ritmo e le scelte filmiche, dona allo spettatore la possibilità di immedesimarsi nell’intima connessione positiva del protagonista con la montagna e lo spazio circostante sino al momento in cui, attraverso un’analessi quasi inaspettata, lo pone dinnanzi ai rischi di questa attività, pericoli universali a cui prestare attenzione in un contesto alpino.

Blindfolded by Caterina Cozzio (Italy, 2023) – HONORABLE MENTION

The short film presents a different perspective on climbing, characterised by the horizontal plane instead of the classic vertical one. The young protagonist finds his own physical and mental balance again through a personal challenge that consists in walking, blindfolded, a narrow strap suspended between two peaks of the Brenta Dolomites, 430 metres apart. The plot, consistent with the film rhythm and cinematic choices, enables the audience to feel the positive connection of the protagonist with the mountain and the surrounding space; this is until, through an almost unexpected flashback, he is shown the risks of his undertaking, universal dangers to watch out for in an Alpine environment.



Inussuk di Marcin Yeti Tomaszewski (Polonia, 2023) – MENZIONE SPECIALE

Paesaggi innevati, ghiaccio, albe e tramonti. Questo è il tema principale de documentario Inussuk che, attraverso riprese eseguite con grande cura, ci mostra la bellezza della natura incontaminata ma anche lo sforzo dell’uomo nel trovare una connessione con essa, esplorandola e vivendola nella sua immensa bellezza.  Scalare le impervie rocce innevate, dice la voce narrante “è un gesto anarchico”, un segno di rispetto e amore incondizionato nei confronti della natura. La regia alterna dettagli (le mani consumate dalla pietra, il crepitio delle scarpe sulla neve) a campi lunghi e lunghissimi regalando allo spettatore l’emozione dell’inverno solare in Groenlandia.

Inussuk by Marcin Yeti Tomaszewski (Poland, 2023) – HONORABLE MENTION
Snowy landscapes, ice, dawns and sunsets. This is the focus of the documentary Inussuk which, through carefully executed footage, shows us the beauty of unspoiled nature and, at the same time, the human effort to establish a connection with it, by exploring it and experiencing it in its immense glory. To climb the impassable snowy rocks, says the narrator, “is anarchy”, a sign of respect and unconditional love towards nature. The director switches between details (the stone-worn hands, the cracking of shoes on the snow) and wide and very wide shots, gifting the viewer with the excitement of Greenland’s sunny winter.



Nature’s child di Edinho Santos (Brasile, 2023) – MENZIONE SPECIALE

La connessione tra i bambini e la natura è qualcosa di ancestrale. Il documentario, raccontando un viaggio fatto di esplorazione, scoperte e sfide tra sentieri impervi, montagne e spiagge racconta allo spettatore che la crescita di un uomo passa necessariamente attraverso la scoperta della natura, della sua difficoltà e della sua maestosa bellezza. La videocamera sceglie di rimanere sempre sui bambini, sulla fatica, talvolta sul pianto, ma da ultimo sul grande successo della conquista del mondo.

Nature’s child by Edinho Santos (Brazil, 2023) – HONORABLE MENTION
The relationship between children and nature is something ancestral. The documentary, recounting a journey of exploration, discovery and challenges among rugged trails, mountains and beaches, shows that the growth of a person necessarily entails experiencing nature, its difficulties and its majestic beauty. The camera chooses to stay focused on the child, on her efforts, sometimes on her tears – but ultimately on her great achievement of conquering the world.



Wolayersee di Luca Fornasiero (Italia, 2023) – MENZIONE SPECIALE

Un breve, lirico peana dedicato al laghetto austriaco in alta quota che molti di noi hanno scoperto salendo lassù da bambini. Alla faticosa salita invernale segue la sensazione di pace e di libertà che trasmette questo ambiente incontaminato, una carica di energia positiva che si riporta a valle.

Wolayersee by Luca Fornasiero (Italia, 2023) – HONORABLE MENTION

A short, lyrical ode to the small Austrian high-altitude lake, which many of us visited as children. After the tiring winter ascent, there follows the sense of peace and of absolute freedom that only uncontaminated nature can bestow, a charge of positive energy that we take away with us.