Opere premiate 2025 – Premio letterario
PREMIO LETTERARIO – 23a edizione 2025
SEZIONE SAGGISTICA
1° classificato
La montagna che vogliamo
Un manifesto
di Marco Albino Ferrari
Einaudi 2025
Mentre molti nell’arco alpino esultano perché il turismo montano estivo sta portando via frequentatori, o meglio clienti, al turismo estivo marino, non sono pochi coloro che si preoccupano della sorte delle terre alte che rischiano non soltanto di illudersi, almeno in alcune località, di avere risolto i problemi di sopravvivenza, ma che rischiano di peggiorare la loro condizione, sia per gli squilibri socialmente poco sopportabili tra le stagioni di grande afflusso e le altre, sia in quanto ai problemi che già esistono un turismo senza limiti ne aggiunge altri dovuti soprattutto alle varie mutazioni sociali che lo stesso turismo induce. Le soluzioni ovviamente non sono facili, ma fin da subito è importante sensibilizzare gli abitanti delle terre alte e l’opinione pubblica sull’importanza della difesa della montagna anche per dare una nuova idea di vita alla pianura e alle città. Marco Albino Ferrari ha realizzato su questa necessità un vero e proprio manifesto.
2° classificato
No fall lines
Una storia dello sci dove è vietato cadere
di Giorgio Daidola
Mulatero 2025
Non capita spesso che Leggimontagna assegni un premio a un volume che si sofferma su un argomento davvero settoriale ed estremamente specialistico come quello del cosiddetto sci ripido, o, meglio, come è definito nel sottotitolo, dello “sci dove è vietato cadere”. Vari sono i fattori che hanno portato a questa scelta: intanto il fatto che questo libro non soltanto realizza per la prima volta una storia ragionata di questa disciplina, ma anche ne analizza le pulsioni, le difficoltà tecniche e mentali, il fascino che da queste vertiginose discese promana sia in coloro che le compiono, sia in quelli che le ammirano con ansioso stupore seguendo i difficili equilibri tra strapiombi e fazzoletti di neve. Ma va rilevato anche l’altissimo livello editoriale di No fall lines, sia dal punto di vista della qualità del testo, sia per la ricchezza e la bellezza delle illustrazioni, sia per l’utilità degli apparati conclusivi.
3° classificato
Paul Preuss
Il signore dei precipizi
di David Smart
Corbaccio 2025
Già il nome che appare nel titolo è capace di attrarre in maniera irresistibile qualunque appassionato di montagna e della storia dell’alpinismo di cui Paul Preuss, morto nel lontanissimo 1913, è stato una pietra miliare. Messo nel dimenticatoio per decenni, sia perché ebreo, sia in quanto spirito assolutamente libertario nel paludato mondo alpinistico accademico dell’epoca, in realtà ancora oggi deve essere ricordato come colui senza il quale l’alpinismo non avrebbe imboccato la strada che lo ha caratterizzato sia nel sottofondo etico dal quale non si può e non si deve discostare, sia nelle innovazioni tecniche. David Smart non ne ha riassunto soltanto la storia, ma ne ha voluto ricordare la filosofia alle giovani generazioni.
Premio speciale Dolomiti UNESCO
di Daniela Perco, Iolanda Da Deppo e Michele Trentini
Cierre Edizioni 2024
A distanza di sette anni si può guardare con maggiore consapevolezza tutto quanto è stato scritto sulla tempesta Vaia, sia in campo naturalistico, sia sugli aspetti economici, sociali, letterari e psicologici che quella catastrofe ha provocato; aspetti amplificati dai mezzi di informazione e dai social non senza storture e stereotipi abusati e fasulli. La causa di ciò va ricercata anche nel fatto che il punto di vista degli abitanti dei luoghi colpiti è stato trascurato, o messo in secondo piano da quella stessa narrazione che, pure in buona fede, avrebbe voluto supportare le comunità delle aree più colpite. Ora a colmare questa discrasia è arrivato il libro di Iolanda Da Deppo e Daniela Perco, accompagnato dai video-documentari di Michele Trentini, che costituisce uno strumento essenziale per la conoscenza del rapporto fra le risorse forestali e le popolazioni locali, in una fase di profondo cambiamento degli assetti sociali ed economici, oltreché climatici e paesaggistici, della montagna veneta. Con gli strumenti dell’antropologia sociale, culturale e visuale, viene raggiunta una dimensione descrittiva profonda e densa che contribuisce ad interpretare un disastro attraverso la memoria dei fatti e la sua trasmissione.
Premio speciale alla carriera
di Gian Paolo Gri
Forum Editrice 2024
In Leggimontagna sono molto rari i premi alla carriera perché, in realtà, devono racchiudere contemporaneamente in sé due premi: un omaggio alla carriera, appunto, ma anche il riconoscimento a un’opera letteraria di grande spessore. Per Gian Paolo Gri entrambe le condizioni sono abbondantemente soddisfatte: oltre a essere stato dall’inizio e fino a pochi anni fa componente fondamentale della giuria di Saggistica, ha conseguito una carriera accademica nel campo dell’antropologia culturale che è stata preziosissima nel farci capire la natura e l’origine di molte delle tradizioni montane e nel sensibilizzarci maggiormente a determinati problemi che hanno investito e investono gli abitanti delle terre alte. Cose dall’altro mondo si inserisce perfettamente in questo filone perché riunisce dodici frammenti della cultura materiale del mondo contadino friulano che è stato travolto da un apparente progresso che, in definitiva, è stato più distruttivo del terremoto di quasi cinquant’anni fa. In questo libro Gri ci svela la natura di cose in cui si fondono materiale e immateriale, azioni pratiche e rituali, credenze e tradizioni, grazie alle quali riprende forma un mondo che si rischia sempre di dimenticare.
SEZIONE NARRATIVA
1° classificato
di Fanny Desarzens
GCE Gabriele Capelli Editore 2024
In un panorama letterario spesso legato a iperboli e dinamiche rapidissime, sui modelli proposti dal mondo che ci circonda, il romanzo colpisce per il ritmo pacato, la semplicità, e lo sguardo all’apparenza ingenuo, in realtà attento, partecipe, e capace di andare al cuore delle cose, gettato su un “piccolo mondo alpino”.
L’autrice analizza con meticolosità pittorica, non pedante, dettagli che altre narrazioni avrebbero trascurato, restituendo una tranche de vie in cui l’ambientazione della vicenda e i tratti degli amici che ne sono protagonisti risaltano chiari e felicemente probanti.
2° classificato
Manes – Tombe di alpinisti e pensatori
di Mirco Gasparetto
Idea Montagna 2024
Per tutta la vita l’autore, al ritorno dalle salite, ha varcato i cancelli dei piccoli cimiteri di montagna per visitare le tombe di alpinisti, alpiniste e pensatori. Ogni sosta diventa occasione per riportare alla luce storie e vicende di scalatori e guide spesso dimenticati, ricostruendone il tempo, le emozioni e il senso profondo di quella follia chiamata “alpinismo”. Ne nasce un lavoro lungo e meditato, frutto di oltre dieci anni di ricerca e riflessione, che intreccia conoscenza storica, amore per la letteratura e un raro talento narrativo. Pagine intense e curate, da gustare lentamente, in cui memoria e passione si fondono in perfetta armonia.
3° classificato
di Giuseppe Murtas
Nota 2025
“Racconto d’ascensioni” che pare d’altri tempi, un valore che riflette lo sguardo sincero dell’Autore verso le sue vicende alpinistiche e della vita.
Successi e tragedie descritti senza retorica né enfasi, bensì con la semplicità di chi ha avuto il coraggio di guardare dentro se stesso, nella gioia come nel dolore, con sincerità; di lottare e accettare le sfide che la montagna ma, soprattutto, la vita gli ha messo di fronte.
Il racconto dell’ostinato inseguimento di un sogno di roccia – e che roccia, il “diedro Cozzolino” al Piccolo Mangart di Coritenza – si sovrappone, senza distinzione di piani, a quello della vita di ogni giorno, in pianura, agli affetti, alle amicizie, al lavoro, agli incidenti e alla malattia. Affrontati come ci si confronta e si supera un impegnativo passaggio in parete, con la forza e la determinazione di chi è conscio delle proprie capacità e preparazione.
Alle pagine della gioia e dell’esaltazione giovanile seguono quelle del dolore e della tristezza, ma senza mai dimenticare o rinnegare l’amore per la montagna e il valore di quell’amicizia alla quale la corda a cui ci si lega pone semplicemente un sigillo.
SEZIONE LIBRI PER BAMBINI E RAGAZZI
1° classificato
scritto da François Aubineau, illustrato da Jérôme Peyrat< br/>
traduzione di Cecilia Andreolli
MIMebù 2025
In questo libro si tratta con delicatezza un tema universale: la Montagna e l’incontro tra mondi solo all’apparenza diversi. Viene descritto lo scenario attento di una Montagna come compagna silenziosa e custode di memorie. Si viene invitati, quasi accompagnati per mano, a cambiare punto di vista, mostrando come lupo e pastore possano condividere la stessa realtà senza annullarsi. Le parole essenziali e le immagini evocative creano un racconto poetico e allo stesso tempo potente, capace di stimolare empatia, dialogo e rispetto per l’altro. Un’opera raffinata e accessibile dove, rovesciando il libro, lupo e pastore pronunciano le stesse esatte parole. Emergono una forza narrativa e un valore estetico, che lasciano nei lettori un segno profondo di consapevolezza e speranza.
2° classificato
Amico. L’estate che cambiò tutto
di Massimiliano Ossini
Salani Editore 2023
Con un linguaggio fluido e incalzante, l’autore racconta la montagna come luogo in cui perdersi e ritrovarsi, metafora della vita dove coesistono momenti sereni e difficoltà. Il linguaggio è gentile, le tematiche forti veicolate con la giusta dose di leggerezza. L’amicizia è il perno su cui si posa l’intera storia, declinata all’interno del mondo adolescenziale. L’esperienza immersiva in natura è lo sfondo ideale per raccontare storie intime e di responsabilità collettiva. Narrando l’ambiente montano vengono messe in evidenza la bellezza e al contempo la fragilità causata dal passare del tempo e dall’abbandono dei luoghi. La superficialità di un gesto insegna che si possono causare danni seri ma alla fine emergono responsabilità e capacità di denuncia e di riscatto.
3° classificato
di Andrea Antinori
Fatatrac 2023
Un libro che non ha bisogno di parole per aprire mondi: La montagna conquista con la sua forza visiva, capace di catturare lo sguardo e l’immaginazione dei bambini. La sua forma a fisarmonica diventa sentiero, teatro, rifugio, oggetto di gioco che si trasforma a ogni apertura. I contrasti grafici e le finestre che si aprono come varchi inattesi invitano a esplorare, a creare spazi e avventure sempre nuove. Un’opera che non si legge soltanto, ma si abita, regalando a ciascun lettore la possibilità di inventare la propria montagna interiore.
Menzione speciale
scritto da Leslie Barnard Booth, illustrato da Marc Martin
traduzione di Alessandro Riccioni
Lapis Edizioni 2024
Un albo illustrato raffinato e poetico, dove parole e immagini dialogano con profondità. Le illustrazioni pittoriche, ricche di dettagli, guidano il lettore in un percorso sensoriale arricchito da onomatopee e soluzioni grafiche di forte impatto. Il racconto si apre e si chiude con un bambino sulla riva, con un sasso tra le mani: una cornice semplice ma potente, metafora della lettura come scoperta. Il sasso è origine e testimone, frammento di una montagna antica, simbolo del tempo geologico e della memoria della Terra. Un tema complesso reso accessibile con equilibrio e sensibilità. Pensato per bambini, parla anche agli adulti grazie alla bellezza visiva e alla profondità del racconto. Un’opera espressiva, capace di aprire sguardi nuovi sul mondo.







